laboratorio di Colture Cellulari

Gruppo di Ricerca
Maria Grazia Cascone (responsabile)
Elisabetta Rosellini
Luigi Lazzeri
Claudio Ricci
Collaborazioni esterne
Massachusetts Institute of Technology (MIT)
King’s College London
University of Erlangen-Nuremberg
Università degli Studi di Parma
Consiglio Nazionale delle Ricerche
Universidade Federal de Sergipe-Brazil
Amirkabir University of Technology-Iran

Il Laboratorio di Colture Cellulari dispone di tutte le apparecchiature e le strumentazioni necessarie alla valutazione biologica di materiali mediante il metodo in vitro delle colture cellulari. Vengono a tale scopo impiegate cellule da tessuti primari o da linee cellulari, di origine umana e animale, sia differenziate (cellule endoteliali, fibroblasti, cellule muscolari lisce etc.) che staminali. 

Vengono eseguiti test in vitro per la caratterizzazione biologica di materiali per applicazioni nel settore biomedico, ossia materiali destinati ad entrare in contatto con i tessuti biologici, quali scaffold per l’ingegneria tissutale.

In particolare vengono eseguiti:
- test di citotossicità (MTT assay, XTT assay, Alamar Blue oxidation-reduction assay, Neutral Red assay etc. ) in modalità diretta e
indiretta su estratti del materiale;
- test di citocompatibilità, basati sulla semina diretta delle cellule su sistemi polimerici bi- e tri-dimensionali (film, spugne, sistemi
a base di microfibre e microparticelle etc.) o sul caricamento delle cellule all’interno di sistemi idrogelici biodegradabili.

 

Il Laboratorio di Colture Cellulari dispone di una cappa a flusso laminare, un incubatore a CO2 , un microscopio ottico a fase inversa.

Altre attrezzature disponibili sono: una centrifuga, un frigo- congelatore, un bagno termostatato, un contenitore per la crioconservazione delle cellule in azoto liquido e un’autoclave.

Cappa a flusso laminare. La cappa a flusso laminare permette la manipolazione sterile delle cellule coltivate in vitro. Essa fornisce un ambiente di lavoro pulito per le cellule, proteggendo l'operatore dagli aerosol. In questo tipo di cappa (a flusso laminare di tipo verticale) la protezione dell'operatore e del prodotto è fornita mediante filtri HEPA (High Efficiency Particulate Air) che consentono di filtrare l’aria producendo un flusso  aminare perpendicolare al piano di lavoro (forellinato per garantire la laminarità del flusso) che crea un ambiente di lavoro entro i limiti della classe ISO5 (ex classe 100)

Incubatore a CO2 . L’incubatore serve a garantire il mantenimento delle colture cellulari in un ambiente rigorosamente controllato, di cui hanno bisogno per svolgere tutte le normali attività, paragonabile a quello che si ha all’interno di un organismo vivente. L’incubatore consente di fornire alle cellule le corrette condizioni di crescita, come temperatura, grado di umidità e livelli di CO2 , in modo controllato e stabile. All’interno dell’incubatore le cellule sono protette dalle contaminazioni e l'nclusione di un agente battericida nel vassoio dell'acqua alla base dell'incubatore consente di ridurre il rischio di crescita batterica e fungina.

Microscopio ottico invertito (Nikon Eclipse TS100, Nikon) equipaggiato con camera digitale (Nikon DXM1200, Nikon). Il microscopio ottico invertito consente l'osservazione di culture di cellule e tessuti in piatti di coltura.

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